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[Verso 1]
Tutti sapevano che era una ragazza speciale
Dai suoi vicini ai suoi insegnanti
Alcuni la etichettavano come un prodigio, altri la definivano un genio
Era incredibile il modo in cui suonava il violino
Rendeva difficile credere che avesse dieci anni
Ma dietro ogni mente brillante si cela un mostro
Si da il caso che questo fosse suo padre
Vedete, papino era malato, giocare ad acchiapparella lo eccitava
E le diceva di tenere la bocca chiusa
Era il suo modo segreto di amare, aveva bisogno di qualcuno di cui potesse fidarsi
Le incasinò la mente, le diceva "Se mamma fosse viva sarebbe così fiera di noi"
Perciò lei nascondeva il desiderio di morire
Ma se prestavi bene attenzione avresti potuto vedere il dolore nei suoi occhi
Nessuno avrebbe mai pensato che potesse avere una simile storia da raccontare
Paura di tornare a casa, paura di parlare, paura di piangere
Era talmente giovane che neanche poteva capirne il motivo
[Ritornello]
E ogni giorno se ne andava al fiume con un messaggio in una bottiglia che diceva
Ti prego Dio aiutami non voglio vivere non voglio arrivare a domani
Ogni giorno avrebbe elemosinato per una minuscola briciola di speranza
Soltanto per sperare che la bottiglia rimanesse a galla
Ma ogni singolo giorno sembra che la bottiglia affondi
Non so il perché ma la bottiglia affonda sempre
Non lo vede mai mentre accade ma la bottiglia affonda sempre
Ora solo il fondo del fiume sa cosa pensa veramente
[Verso 2]
Faceva cantare quel violino con così tanto dolore
Potevi quasi sentirla urlare attraverso le strane vibrazioni
Quella che una volta era dolce ed innocente
Ora marcisce per colpa del suo psicotico padre
Che scelse di esplorare i fiori del puro e del sacro
Il suo strumento era una lingua arrotolata
Per esprimere l'infinito abuso nelle sue profondità
[metafora: parlare con la lingua arrotolata è come parlare con la bocca chiusa, nessuno capisce quello che dici]
Di notte i passi si trascinavano verso la sua porta e lei cominciava a tremare e piangere
E con le lacrime che le colavano sulle sue guance faceva finta di dormire
Quando l'incubo finiva e l'alba schiariva
Si ritirava nel solito posto come faceva sempre
Strappava una pagina dal suo diario e scriveva con tutta la sua energia
Dopo lo lanciava nella corrente, determinata a trovare un modo per vivere
[Ritornello]
[Verso 3]
Essere una vittima delle mani di suo padre per così tanto tempo
Le fece perdere la voglia di andare avanti
Stanca di usare il suo violino per nascondersi da quello che è sbagliato
Esausta, ma rimane forte
Cercò di suonare qualcosa di positivo, ma non riuscì a far altro
Che canzoni tristi
Stanca di quella sensazione di malessere che si trovava nel suo stomaco
Stanca di aspettare un salvataggio da parte di qualcuno che ha trovato una delle sue bottiglie
Stanca di essere il piccolo segreto di papà
Si alzò alle prime luci dell'alba e spaccò il suo violino in mille pezzi
Poi si diresse verso il fiume con un piano
Solo che questa volta il diario e la bottiglia erano nella sua mano
Da sola con se stessa, lontana dall'inferno
Non sapendo che nel fondo del fiume giacevano tutte le grida d'aiuto
Passarono settimane prima che venne trovato il suo corpo defunto
Qualche pescatore lo annaspò dall'acqua
Come in un romanzo poliziesco
Diagnosi: suicidio, fermata dalla disperazione
Vicino al luogo in cui annegò vennero trovati circa 500 messaggi contenuti in bottiglie affondate
Edited by GaboKta - 18/11/2014, 15:27.