Mi ero perso l'update di Gabo, ora come ora comunque non saprei come combinare i dischi.
CITAZIONE (RealCodeBreak @ 29/12/2019, 15:28)
Mi sembra giusto che anch'io aggiunga la mia lista per questo decennio.
1) Nas & Damian Marley - Distant Relatives 2) Sadistik - Flowers for My Father 3) Kids See Ghosts (Kanye West & Kid Cudi) - Kids See Ghosts 4) Kendrick Lamar - To Pimp a Butterfly 5) Childish Gambino - Because the Internet 6) Jay-Z & Kanye West - Watch the Throne 7) Run the Jewels - Run the Jewels 8) Ab-Soul - Control System 9) Vinnie Paz - Season of the Assassin 10) 21 Savage, Offset and Metro Boomin - Without Warning
Mi è dispiaciuto non mettere una "quota rosa" nella classifica, menzione d'onore però per Eve di Rapsody, forse troppo recente e per questo non entrato nella lista.
Se doveva essere una quota rosa è meglio che non cè uno i dischi li mette in base a ciò che apprezza...bella lista comunque
Alla fine ci ho riflettutto molto, non mi dispiace ma moralmente è un no. Tyler quando cantava nei dischi prima aveva una bella voce, qui affoga tutto in questo diavolo di chipmunk che mi fa immedesimare negli integralisti che smontarono 808 all'uscita [solo che in quel caso non venivano manipolate anche le ottave], inoltre a livello stilistico questa roba è un pò che la impasta e onestamente non mi sembra lo faccia particolarmente meglio del solito, anzi: se nella sua discografia si scambiasse il posto a livello cronologico con Cherry Bomb, sono sicuro che anche quest'ultimo, forte del plauso di Flowe Boy, riceverebbe un accoglienza ben diversa dalla perplessità generale del 2015. Insomma Tyler ti vorrò sempre un gran bene ma a sto giro m'hai un pò rotto il cazzo, relativamente.
Un misto tra il perfettinismo r&b gaio di Flower Boy e il grettume di Cherry Bomb, senza sbilanciarsi troppo da nessuna delle due parti [forse la prima]. Bello perchè suo, ma nulla di nuovo.
Doveva essere l'entrata in pompa magna di Travis Barker nel business della trap più cattiva e oscura, ma di fatto viene messo più in risalto il comunque saltuario contributo di James "Munky" Shaffer dei Korn alla sette corde. Unico problema: doveva essere un disco intero.
Lontano persino dagli hype alternativi di Scarlxrd, Zillakami o dei compari d'etichetta $uicideBoy$, il founder della G59 mette a segno un altro quieto centro di hardcore memphis trap.
Verdetto: poche salvabili, disco mediocre ma concettualmente osceno. Sarebbe bello invece un disco di anche 30 canzoni ma tutte mordi e fuggi aggressive tipo Boss.
Lui troppo preoccupato di far vedere che sa fare cose oltre a ripetere le stesse frasi / parole a mò di mantra, i beat troppo ripuliti o spesso semplicemente insulsi. Qualche canzone caruccia cè, ma la sensazione generale è che ce lo siamo giocato.
Una specie di Live.Love.A$AP idealmente prodotto da Tyler, e con sopra un mix di Playboi Carti e Gucci Mane. Recensisce anche Pitchfork, ma è inevitabilmente destinato a rimanere fuori dai grandi giri. Purtroppo.
Arrivati a questo punto avrebbe tutto il diritto di essere una merda. E invece, pur non essendo nè DS2 nè una rinascita di qualsiasi tipo, è un disco che, anche solo per una questione di pesca a strascico, una serie di belle canzoni riesce ad infilarla, sopra un livello medio comunque superiore a quello di altri dischi chilometrici. Insomma lode a Future anche se potrebbe impegnarcisi comunque di più.
Annata strana, il 2018. Non solo per l'amalgamarsi delle poche classifiche ed il loro metodo di compilazione [stavolta dentro tutto, anche tape ed EPs]. Ma, anche, e soprattutto, per la musica in se: un Kanye che riesce contemporaneamente ad alienarsi la critica per le scelte politiche e fidelizzare ulteriormente aficionados con una raffica di mini album, un Drake senza più pudore alcuno nell'inondare i suoi album di materiale subpar, una trap che sembra aver raggiunto il limite della bolla prima dell'inevitabile scoppio, magari ad opera dei demoni trap metal che cospirano nelle viscere dell'underground, e tanti altri artisti invece noncuranti di tutti tranne che di loro stessi. Prima di chiudere per sempre questi anni '10, strana ma soddisfacente.
01. Kids See Ghosts - Kids See Ghosts [62] 02. Travis Scott - Astroworld [50] 03. Denzel Curry - TA13OO [36] 04. Ghostemane - N/O/I/S/E [36] 05. Kanye West - ye [34] 06. Pouya - Five Five [31] 07. Post Malone - Beerbongs & Bentleys [31] 08. Earl Sweatshirt - Some Rap Songs [30] 09. Saba - Care For Me [28] 10. Pusha T - Daytona [26]
Come sempre, qui il thread dei commenti, mentre qui potete fare un confronto con quanto successo nel 2017.
Primo album del producer dietro tutti i DAEMON di Ghostemane e a molte canzoni di Lil Peep. Ovvia presenza di tutti i superstiti della GothBoiClique, più affilaiti [Brennan Savage], illustri sconosciuti e forestieri insperati [Alice Glass?].
uno i dischi li mette in base a ciò che apprezza...bella lista comunque
