non sono uscite ufficiali, sono cd con beats che probabilmente mandava in giro ai rapper e che alla fine sono finiti sul web, un po di strumentali sono state usate ed altre sono uscite postume, ma in una buona parte è roba inedita
Avete presente il finale post-canzone di Boiler dei Limp Bizkit? [Se non lo avete presente sentitelo, ma su Spotify, che l'audio del video ufficiale su yt è la versione singolo] [Nella versione album parte al minuto 6:00 circa] Cosa esiste di assimilabile a quella specie di boom bap futuristico con drum kit elettronico, melodie ipnotiche e droni di synth che vagano come spettri in una casa abbandonata? Possibilmente strumentale o con un rapper gradevole sopra.
Vain. rispondo solo ora, secondo me puoi trovare quel tipo di produzioni nei beat tapes di J Dilla dei primi anni '00, siccome Detroit ha una forte tradizione techno lui ha tutta una parte di discografia piu elettronica, questi beat tapes è un po difficile trovarli in rete ma se vuoi te li passo io
veramente bello, poi è un gran bene che ci siano varie tracce prodotte da lui stesso, ha una vena malinconica che adoro. al di fuori del rap il mio album preferito dell'anno insieme a Negro Swan di Blood Orange
Ego Death per me era già definitivo, questo nuovo ancora non l'ho ascoltato ma dai singoli mi pare di capire che sarà meno elettronico e più Jamiroquaieggiante
Postare certe cose mentre guardo Sanremo significa infierire
Comunque un album puramente rap l'album of the year non lo vincera mai, se non c'è riuscito Kendrick con TPAB contro Taylor Swift vuol dire che non accadrà mai
Comunque con tutto il rispetto per John Martyn ma per me Pino Daniele gli mangia in testa, per me Pino Daniele è allo stesso livello di Stevie Wonder, non so quanto conosci la sua roba ma da quello che ho capito nei suoi dischi secondo me ci puoi trovare tante cose che ti possono piacere, a parte il disco di cui avevo parlato ti posto qualche altro pezzo sbamsbam
Grace and Danger è un album di John Martyn, cantante e compositore inglese che durante gli anni ’70 è stato uno dei protagonisti di una certa corrente folk rock/folk jazz ad opera principalmente di artisti bianchi, ma lui a differenza di altri colleghi aveva nei suoi dischi tratti più marcatamente soul, jazz e blues, cosa che incontra ovviamente i mie gusti e me lo fanno posizionare in una certa misura anche come una sorta di antesignano della musica di Pino Daniele. Nell’album tra i musicisti troviamo un certo Phil Collins che ha suonato la batteria e che ha ricevuto sicuramente un influenza per il suo album di successo dell’anno successivo “Face Value” in cui ritroviamo diverse tracce dallo spirito r’n’b e jazz come ad esempio “This Must Be Love”, ma ritornando all’album di John Martyn probabilmente si tratta del suo picco creativo insieme a Solid Air, e nelle 9 tracce del disco possiamo apprezzare la bellezza di pezzi soul lenti e jazzati come “Sweet Little Mystery”, “Baby Please Come Home” o "Lookin' On" fino al rock di “Johnny Too Bad” e vari pezzi crossover, ma su tutte la traccia regina è “Hurt In Your Heart” una delle canzoni più rappresentative della sua carriera insieme alla title track del suo disco Solid Air.
Fuori il 23 FEBBRAIO, il primo singolo non mi fa impazzire però ho sempre hype per Black Milk
"It’s easily one of the darkest songs on the album and represents the shift from my original intentions to make a 'happy' album to letting the darker sounds flow out of me. On this one, I touch on a number of topics presented on social media, such as being woke/fake woke, cultural appropriation, police brutality, and men ignorantly giving their two cents on women’s issues. I also address the social media rollercoaster that takes us from outrage to comedy within seconds."
“I wanted to make a more colorful, feel-good album because I felt like my last two albums were pretty dark," he reveals. "Of course, between the election and the intense political and social climate, it was hard for me to stay on that feel-good vibe.”
