Beh, pezzi come Swim, Boys, Hottie, Gamba, Rental ecc. si possono tranquillamente catalogare come pop rap (beat/ritornelli melodici e orecchiabili, autotune, flow melodico). Le outro dei Saturation sono più pop/r&b che rap. Comunque a livello di marketing la storia della boy band ha funzionato alla grande: pare che il contratto con la RCA gli abbia fruttato più di 15 milioni, non male come primo ingaggio in assoluto a distanza di un anno (nemmeno) dal disco di debutto
No dai, Next è un filmetto mediocre di un regista mediocre. "Spettacolarismo retorico" dipende a che ti riferisci. È grottesco e fumettoso (neanche troppo), sì, ma è anche per questo che intrattiene e scorre bene imo, è pur sempre una crime comedy in salsa scorsesiana. Poi secondo me la performance di Cage è una delle sue migliori, un motivo ci sarà: se dietro l'attore c'è un ottimo regista e un ottimo script, di norma l'attore si impegna di più e questo lo si nota, soprattutto con Cage
hey how ya doin. just wanted to let you guys know that we have decided to partner with RCA and the next records will be released through those guys. i wanted to be very clear about this and let y’all know that nothin changes. videos still diy, music still made in our house, and we’re still gonna make the best possible product for y’all. they understood that we wanted to be the biggest boyband in the world and I’m a firm believer in not being able to do everything on your own. Find people whose morals and vision align with yours and follow that. Apple had to get out of the garage at some point. thanks for giving a fuck and thanks for my management for guiding us in the best possible direction yeehaw
Lord of War (2005) di Andrew Niccol (se non lo conoscete andate immediatamente a recuperare quel capolavoro di Gattaca) con Nicolas Cage (in forma), Ethan Hawke, Jared Leto e la moglie di John Wick. Incipit simile a quello di Finché c'è guerra c'è speranza dell'Albertone nostrano (trafficante d'armi lucra su guerre e paesi del terzo mondo), personaggi e situazioni scorsesiane (un The Wolf of Wall Street ante litteram per certi versi, forse anche più di Goodfellas, tolta la regia) e sprazzi di cinismo fatalista alla Coen bros (tant'è che una scena importante della terza stagione di Fargo è presa para para da una del film altrettanto importante; sì i Coen non hanno nulla a che fare con il progetto, ma la filosofia è quella). Film ben confezionato, intrattiene alla grande e fornisce qualche spunto di riflessione su un tema piuttosto delicato e sempre attuale, senza le censure del politically correct. 8+
Ahahah stavolta è difficile, hanno già rimandato Team Effort al prossimo anno. Ma questi so' matti e cambiano idea ogni cinque minuti quindi tutto è possibile